Il Cenacolo Vocazionale di Altamura in pellegrinaggio a Messina nei luoghi di S. Annibale

Nei giorni 3-5 giugno è stato ripreso dopo due anni di pandemia un evento ormai storico per il Cenacolo Vocazionale dell’Unione di preghiera per le vocazioni di Altamura: il pellegrinaggio a Messina nei luoghi di S. Annibale. Un gruppo di 47 persone comprese le due mascotte Angela e Giulia, coordinate dai coniugi Nella e Carlo Genco, hanno raggiunto Messina e sotto la guida di P. Angelo Sardone hanno visitato i luoghi rogazionisti. La memoria storica, la preghiera liturgica e la celebrazione eucaristica hanno dato il tono alla fruttuosa esperienza di spiritualità e conoscenza del carisma rogazionista.

La vedova di Sarepta ed Elia

«Àlzati, va’ a Sarèpta di Sidone; ecco, io là ho dato ordine a una vedova di sostenerti» (1Re 17,9). Elia è certamente uno dei più grandi interlocutori con Dio, profeta di fuoco, per via del suo ratto al cielo sopra un carro di fuoco. Era nativo di Tisbe di Galaad, nell’odierna Giordania. Il ciclo della sua vita e del suo operato si inscrive nel IX secolo a.C. ed è contenuto fondamentalmente nei capitoli 17-19 e 21 del Primo Libro dei Re, divisi in cinque gruppi. I tre anni di siccità predetti da Elia al re Acab, a causa dell’insediamento del culto ai Baal, fanno sentire tutto il loro peso e la gravità. Egli stesso sente il disagio e ripara presso il torrente Cherit dove viene nutrito dai corvi con pane al mattino e carne la sera. Ma anche questo torrente si seccò: di qui l’ingiunzione di Dio di recarsi a Sarepta una città fenicia tra Tiro e Sidone, in Libano. Non avrebbe avuto difficoltà perché qui, una povera vedova doveva sostenerlo. Essa infatti, alla porta della città raccoglieva legna per preparare con l’ultimo pugno di farina che le restava e le poche gocce di olio, una focaccia per sé ed il figlio e poi morire. La pronta obbedienza al profeta che le aveva chiesto di preparare una focaccia anche per lui, merita alla povera donna il prodigio della moltiplicazione per giorni interi della farina e dell’olio per sfamare la sua famiglia e lo stesso Elia. Sono questi i miracoli della generosità che il Signore in tutti i tempi premia con la larghezza della sua provvidenza ed il sostegno materiale. Esso non manca mai quando si agisce in piena conformità col volere di Dio e si obbedisce alla Parola trasmessa dai “veri” profeti. P. Angelo Sardone