Corpus Domini: sintesi della liturgia della Parola

Dopo la vittoria di Abramo su coloro che avevano catturato suo nipote Lot, Melchìsedek, misterioso re di Salem, forse Gerusalemme, sacerdote del Dio altissimo offrì pane e vino e benedisse Abramo. Egli è figura di Davide e del Messia re e sacerdote: pane e vino sono i segni dell’Eucaristia. La menzione storica più antica della sua istituzione è riportata da S. Paolo con i termini classici di «ricezione» e «trasmissione» di quanto il Signore aveva compiuto nell’ultima cena. Il corpo offerto ed il vino versato, affidati agli Apostoli come «memoriale», sono l’annuncio della morte del Signore in attesa della parusia. Il miracolo della moltiplicazione dei pani e l’ingiunzione agli Apostoli di dare loro stessi da mangiare alla folla, è anche figura di quanto con la celebrazione della Messa si verifica ogni giorno sull’altare: il cibo di vita eterna è distribuito gratuitamente per la vita del mondo e nutre la fame di tutti i viventi. Se i sensi non sono sufficienti per comprendere, deve bastare la sola fede! P. Angelo Sardone

Così avviene quando ci si allontana da Dio

«Dice Dio: Perché trasgredite i comandi del Signore? Per questo non avete successo; poiché avete abbandonato il Signore, anch’egli vi abbandona» (2Cr 24,20). Nella Bibbia quasi parallelamente ai primi Libri storici, corre un altro gruppo di libri tra cui due Libri delle Cronache. La bibbia greca li chiama «Paralipomeni», ossia notizie omesse che completano la storia. Sono opera datata nel giudaismo post-esilico che ha come autore un levita di Gerusalemme e testimoniano la vita del popolo sotto la guida dei sacerdoti coi criteri della legge religiosa. La riforma di Joiada portò alla demolizione del tempio dei Baal e ad assicurare la continuità della discendenza davidica attraverso il re Joas che regnò 40 anni. La vita e l’attenzione del sacerdote Joiada diede sicurezza al re ed al tempio contribuendo a restaurarlo in maniera adeguata fino a portarlo agli antichi splendori. Quando poi morì all’eta di 130 anni, le cose cambiarono per il re che si era dato alla venerazione per i pali sacri e gli idoli. I diversi profeti inviati da Dio non sortirono alcun effetto, finché lo spirito del Signore investì Zaccaria, figlio di Joiada. Il suo intervento fu duro: richiamò il popolo ed il re alla purezza dell’osservanza della legge ed al retto culto al vero Dio, rivelando l’abbandono certo da parte di Dio, incontro cui si andava per aver trasgredito i suoi precetti. Ma non ebbe fortuna. Con la complicità consensiente dello stesso re, fu lapidato nel cortile del tempio. Non la fece franca neanche il re: fu ucciso dai suoi stessi ministri nel suo letto. Storia di altri tempi, storia di oggi, storia di sempre, quando ci si allontana volutamente dalla storia e dall’amore di Dio. P. Angelo Sardone