«Non a noi Signore, non a noi, ma al tuo nome da’ gloria» (Sal 114,1).

L

«Consacrato al Padre nel giorno del Battesimo, in risposta all’amore del Signore Gesù che mi ha chiamato a seguirlo più da vicino e condotto dallo Spirito Santo che è luce e forza, in piena libertà, faccio voto di castità, povertà, obbedienza e di zelare l’adempimento del comando del Cuore di Gesù: “Pregate il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe”, secondo le Costituzioni dei Rogazionisti. Mi affido con tutto il cuore a questa Famiglia religiosa, affinché con la grazia dello Spirito Santo, l’aiuto della Beata Vergine Maria, dei Santi Patroni della Congregazione e di sant’Annibale Maria Di Francia, nostro Fondatore, possa conseguire la perfetta carità nel servizio di Dio e della Chiesa». Con queste parole 50 anni fa come oggi, 29 settembre 1971, Festa dei santi Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele, feci la prima professione religiosa ed entrai a far parte della Congregazione dei Rogazionisti. P. Giuseppe Aveni, ora Servo di Dio, sacerdote di preclare virtù umane e religiose, nel Noviziato ci aveva introdotto ai valori essenziali della vita religiosa, con le sue parole e soprattutto col suo esempio. Il tempo ha consolidato questo grande dono con quello sublime del sacerdozio ricevuto 9 anni dopo, rendendolo la mia stessa vita, a servizio di tutti quelli che ho incontrato sul mio cammino. La preghiera per le vocazioni, la carità verso i piccoli ed i poveri, uniti all’amore per S. Annibale e la Storia rogazionista, la musica e il canto, la diffusione del carisma del Rogate tra i laici e la pastorale vocazionale giovanile e familiare, sono da allora gli elementi portanti della mia vita. Rendo lode e gloria al Signore con tutto il cuore. Non basterà un’intera vita per cantare la mia gioia e dire il mio grazie. P. Angelo Sardone