LA DIVINA TRIONFATRICE

A ridosso della festa eucaristica del 1° luglio e quale suo prolungamento, la Tradizione e la Spiritualità rogazionista ricordano nella giornata odierna la Vergine Maria. Fino alla riforma liturgica il 2 luglio si celebrava la festa della Visitazione della Santissima Vergine. Per questo fu una cosa spontanea che alle lodi ed omaggi tributati a Gesù Sacramentato, si unissero quelle alla Santissima Madre, considerata come Colei che, con la sua potente intercessione, ha ottenuto la venuta del suo Divin Figlio nel Sacramento dell’altare. Dal 1936, con l’anno cinquantesimo delle feste del Primo Luglio, in analogia al titolo di “Divino Trionfatore”, col quale si suole invocare Gesù eucaristico, Maria viene salutata ed acclamata “Divina Trionfatrice”. Il titolo le fu attribuito da P. Francesco Vitale, successore di S. Annibale. Egli stesso confidò che tra gli appunti del santo aveva trovato un biglietto con questo titolo. Anche se sembra ridondante, non lo è il senso più genuino della presenza della Vergine Maria nell’Opera Rogazionista, così come lo è nella Chiesa di Dio. S. Annibale che soleva invocarla con i più svariati titoli, presenta Maria come colei che ha reso possibile il mistero dell’Incarnazione che si perpetua nella SS.ma Eucaristia, Lei che ha ascoltato più di tutti il comando del Rogate, la preghiera per le vocazioni e si è impegnata sin da allora a chiedere al Signore gli operai per la vigna e la messe. Nella città e arcidiocesi di Matera si celebra oggi la Festa della Madonna della Bruna un titolo bellissimo col quale la “Città dei sassi” onora la Vergine Santa. P. Angelo Sardone

E’ venuto ad abitare in mezzo a noi

Il 19 marzo 1881 in occasione del pranzo preparato per i poveri al Quartiere Avignone a Messina, S. Annibale M. Di Francia per la prima volta celebrò la S. Messa in una casetta ripulita ed adornata che divenne un oratorio dedicato al S. Cuore. Anche se la celebrazione della Messa si ripeteva, essa non era che una apparizione e sparizione di Gesù in Sacramento. «Nasceva in tutti spontaneo il desiderio che l’oratorio divenisse sacramentale». Per ben 5 anni il Fondatore volle preparare quella gente a ricevere Gesù Sacramentato in forma stabile. Con una serie di industrie spirituali ed un intenso lavoro negli ultimi 2 anni i cuori furono eccitati alla fede e al desiderio di Gesù. Fu scelto il 1° luglio 1886, giovedì, come giorno per compiere il felice avvenimento. Alle ore 7.00 S. Annibale salì l’altare per il sacrificio eucaristico dinanzi agli orfani e alle orfane vestiti a nuovo. Dopo la S. Messa il SS.mo Sacramento fu posto in un ostensorio di argento massiccio, e, fatta la processione per le stradette del quartiere accompagnato dagli orfani e dai poveri, fu messo sopra un trono e vi rimase esposto per tutta la giornata. Non ci fu tempo per mangiare comodamente a tavola, per non lasciare l’adorazione dell’Ospite divino. A sera la benedizione eucaristica chiuse la memorabile giornata. I festeggiamenti per la venuta di Gesù in forma stabile nell’Opera rogazionista durarono alquanti giorni, per onorare il Sacramentato Gesù “venuto ad abitare in mezzo ai suoi figli, i poverelli”. Dall’anno successivo, il 1887, nacquero le Feste del 1° Luglio per commemorare questo evento e come “tributo annuo d’amore e di fede che tutta l’Opera offre a Lui nel Sacramento”. A Lui fu conferito ogni anno un titolo nuovo, come anche a Maria e talora a S. Giuseppe e S. Antonio di Padova. Questa pratica devozionale, a detta del Fondatore, è di “primordine”. S. Annibale diede i titoli a Gesù e a Maria per 40 anni fino al 1927; continuò poi il suo successore P. Vitale fino al 1936, anno cinquantesimo. Da allora Gesù viene invocato col titolo di «Divino Trionfatore». P. Angelo Sardone