L’ultima ora

La semina del mattino

182. «E’ giunta l’ultima ora. Molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l’ultima ora» (1Gv 2,18). La prima lettera di S. Giovanni è in continuità col quarto Vangelo. La liturgia la propone all’ascolto ed alla riflessione subito dopo il Natale per i suoi contenuti di alto valore teologico, soprattutto in riferimento alle cose ultime della vita e della storia. Nell’ultimo giorno dell’anno si legge un’interessante pericope che richiama la fine del tempo, l’ultima ora ed i relativi segnali. Le prime ore sono quelle dei patriarchi e dei profeti; con Gesù Cristo è cominciata l’ultima ora che è il presente. Essa si caratterizza come tempo di lotta acerrima di Satana contro Cristo: ciò avviene attraverso gli «anticristi» consegnatisi direttamente a Satana e da lui messi in campo, falsi dottori che negano Gesù Cristo, maestri che insegnano perverse dottrine, immorali che stravolgono i valori naturali, gente comune che conduce una sistematica lotta alla Chiesa. Questo tempo e queste manifestazioni sono il segno chiaro dell’ultima ora. Il tutto culminerà nella battaglia finale di un «anticristo» che non riuscirà a vincere Cristo che l’ha buttato fuori e sarà annientato da Lui con una sconfitta totale di quel potere manifestato e condotto dai suoi adepti (2Tes 2,8). Al tempo dell’evangelista Giovanni gli anticristi insegnavano la falsa natura e falsa relazione tra il Padre e il Figlio, separando l’Uno dall’Altro, negazionisti dell’incarnazione di Cristo, e di Lui vero Dio e vero uomo. Il tempo corre verso l’eternità e questa corsa è funestata da un perenne dissidio. La vittoria è certa: appartiene a Cristo, dominatore dello spazio e signore del tempo, re e centro dei cuori. Buona fine dell’anno! P. Angelo Sardone