Seguire Gesù

Seguire Gesù significa imitarlo. Si tratta non solo di camminare seguendo le sue orme, ma anche e soprattutto ricopiare nella propria vita i suoi sentimenti, fare diventare nostri i suoi pensieri, accogliere come Lui la volontà del Padre, prendere ogni giorno la croce, perdere la propria vita per amore suo. Tutto questo non è facile e non è mai scontato. Un vero livello di maturità umana e di fede si raggiunge gradualmente, come una autentica conversione si persegue giorno per giorno, a costo di sacrifici, impegni, rinunce. La vita è come uno stadio dove si corre, a volte con tanti ostacoli, per raggiungere il traguardo ed il premio. Per correre bisogna essere allenati. Non si può desiderare la vittoria senza conoscere l’entità del percorso e, soprattutto, senza la debita preparazione che a piccoli passi prima, e poi a falcate fa guadagnare metri e kilometri di strada fino a quando, alla fine, il moto diventa più veloce. E’ questa la parabola della vita, anche quando non ci credi. Per te che credi, c’è un vantaggio. Il percorso, anche se accidentato, non lo fai da solo. Se ci credi davvero, c’è Gesù accanto che ti sorregge, c’è un Angelo posto a tua custodia che ti precede, c’è la madre di Gesù, Maria, che ti sostiene ed asciuga il tuo sudore; ci sono fratelli e sorelle che corrono con te. La tua vittoria è la loro vittoria. Il tuo premio è il loro premio. Condividi la corsa ed il premio con gli altri: ti fermi per aiutarli, ti rialzi quando cadi e li aiuti a rialzarsi. Non vuoi arrivare da solo, vuoi arrivare e conquistare il premio con gli altri, anzi desideri che anche chi ti è accanto, chi ti è avversario, lo prenda, non ha importanza se prima o dopo di te, l’importante che lo conquisti. In un tempo di giornaliera preoccupazione, capisci ancora di più che non sei solo. La gioia della domenica, anche se soffocata per la mancanza della mensa eucaristica sacramentale, sia sorretta dalla Parola di Dio, pervada il tuo cuore e si diffonda nella tua casa come profumo di amore, come speranza di vita. P. Angelo Sardone