La lotta per operare il bene o il male

«In me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio» (Rm 7,18-19). Da fine conoscitore dell’uomo, sulla base della sua personale esperienzaS. Paolo descrive così con chiarezza il cuore dell’uomo. In lui, infatti c’è il desiderio del bene, la promessa di farlo, consapevole della sua portata e ricchezza, ma poi si avvede di […]

Schiavitù e libertà nel servizio

«Parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza» (Rm 6,19). Le Lettere di S. Paolo contengono un alto contenuto teologico di non sempre facile ed immediata comprensione. Scritte sotto ispirazione divina, sono anche indice dell’elevatezza espressiva del lessico spirituale che si coniuga con l’accezione dei concetti alla portata dei lettori, non tutti letterati, colti o teologi. Il linguaggio adoperato, soprattutto per concetti di alto profilo spirituale, si adatta alla […]

Il peccato passa attraverso il corpo

«Il peccato non regni più nel vostro corpo mortale, così da sottomettervi ai suoi desideri» (Rm 6,12). Il luogo dove si annida e si esprime il peccato è il corpo mortale, mente, cuore e carne, sentimenti ed azioni da esso provenienti. Il peccato è derivante dall’ingiustizia e la provoca: le membra se offerte al peccato sono strumenti di ingiustizia, ma se sono offerte a Dio sono strumenti di giustizia. Ciò […]

Il vecchio ed il nuovo Adamo

«Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. Come regnò il peccato, così regni anche la grazia per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore» (Rm 5,20-21). S. Paolo conclude così il parallelo avviato in termini di contrasto con precedenti affermazioni che fanno riferimento ad Adamo, il capostipite della razza umana e a Gesù Cristo, il nuovo Adamo. Tutta l’umanità porta le conseguenze del peccato originale del progenitore: la condanna e la […]

Abramo, padre nella fede

«Abramo credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli» (Rm 4,18). Abramo è l’uomo della fede. Questa prerogativa gli è riconosciuta dalla Storia sacra che più volte a lui fa riferimento. Le sue gesta narrate nel Libro della Genesi si ripercorrono costantemente nel ritmo storico successivo e, nel Nuovo Testamento, trovano adesione piena da parte di Gesù, da S. Paolo, dall’autore della Lettera agli […]

Santa Teresa la Grande

«A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito» (Rm 4,4). Gli antichi romani avevano coniato il termine salario, derivazione di “sale”, intendendolo come “razione di sale” o indennità concessa a funzionari statali per poter acquistare il sale o altri generi alimentari. Col tempo è diventata la rimunerazione dovuta al lavoratore per il lavoro prestato onde assicurargli una vita dignitosa. Anche sul versante spirituale e religioso […]

La giustificazione di Dio

«Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia» (Rom 3, 23-24). La situazione del peccato ha degradato completamente l’uomo ed ha distrutto in lui la gloria di Dio, ossia la partecipazione a quanto aveva ricevuto da Lui nella creazione a sua immagine e somiglianza. In questo contesto, come nella lettera ai Galati, S. Paolo introduce un concetto importante del Nuovo […]

Il giudizio altrui ed il giudizio proprio

«Chiunque tu sia, non hai alcun motivo di scusa perché, mentre giudichi l’altro, condanni te stesso; tu che giudichi, infatti, fai le medesime cose» (Rom 2,1). Il riferimento è esplicito per i Giudei, ma si può applicare a ciascun cristiano. Essi, infatti avendo ricevuto la Legge, sono portatori di maggiore luce per vedere e giudicare la moralità delle azioni soprattutto dei pagani. Invece se ne servono per giudicare e condannare […]

I vani ragionamenti di chi è lontano da Dio

«Si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata» (Rom 1,21). Il primo capitolo della lettera ai Romani è una lettura quanto mai realista non solo della situazione del tempo di S. Paolo ma anche di quella attuale: gli uomini pur avendo avuto una conoscenza di Dio attraverso le sue opere, non hanno agito di conseguenza. Una società pagana con la mente votata al […]

La lettera di S. Paolo ai Romani

«Per mezzo di Lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli» (Rom 1,5). Nell’inverno del 57/58 da Corinto, in partenza per Gerusalemme, Paolo scrive agli abitanti di Roma. Qui era viva ed operante una comunità cristiana. Aveva avuto notizie di essa da Aquila e Priscilla. L’importanza di questa comunità è testimoniata anche dalla lunghezza stessa dello scritto, 16 capitoli. Scopo della lettera, solenne ed espositiva, era quello di preannunziare la […]