Gesù Cristo, re dell’universo
«Costui è il re dei Giudei» (Lc 23,38). Nella XXXIVª domenica del tempo Ordinario, ultima dell’intero anno Liturgico, si celebra la Solennità di Cristo Re dell’universo che afferma la regalità universale di Gesù sulla storia e sul tempo. La festa fu istituita da Papa Pio XI nel 1925 per contrastare il secolarismo dilagante nel XX secolo che tentava di sopprimere la fede religiosa e sostituirla con l’adorazione di altro e di altri. Intendeva celebrare la supremazia di Cristo Re su tutto l’universo, sottolineando che la Chiesa e la fede cristiana non possono essere messe da parte o soppiantate da qualsiasi potere umano. La liturgia che è un’autentica scuola di vita, educa attraverso la Parola ed i Sacramenti a saper riconoscere il Signore presente nella vita quotidiana anche con questo singolare titolo di Re. Al mondo che dà valore fino all’idolatria al potere, alla ricchezza ed al successo personale, si oppone la regalità di Cristo che si esprime in modo completamente diverso da quella dei potenti del mondo: il suo trono è la croce, la sua regalità è l’umiltà, il suo potere è l’amore oblativo e misericordioso. Egli l’affermò dinanzi a Pilato che glielo riconobbe e lo fece incidere sulla tavoletta infissa alla croce sopra la sua testa. Gesù Cristo regna dal legno, segno della sconfitta ma anche della grande vittoria che si conclude con la risurrezione! Le sue braccia sono aperte al mondo intero ed il suo, è un regno di giustizia, di amore e di pace. La solennità invita a riconoscere Gesù Cristo centro della propria vita di cristiani; a vivere secondo i valori del suo Regno (giustizia, misericordia, servizio), a guardare con speranza al compimento finale della storia. P. Angelo Sardone
