La Parrocchia del Rosario di Cittanova (RC) in pellegrinaggio ad Altamura

Circa 150 persone provenienti dalla parrocchia del SS.mo Rosario di Cittanova (RC) insieme col parroco don Salvatore Giovinazzo e l’organizzatore degli eventi, signor Nico Amato, venerdì 23 novembre giunge ad Altamura nell’Istituto delle Figlie del Divino Zelo per vivere una giornata particolare di spiritualità con la conoscenza e la memoria storico-devozionale di Melania Calvat, la Veggente de La Salette. Un anno fa, precisamente nel mese di novembre del 2017 il reliquiario di S. Annibale sostò nella parrocchia per opera di P. Angelo Sardone ed il diacono P. Massimo Lataro, e proprio in quella circostanza  la comunità conobbe la vicenda della Pastorella della Salette. Dopo essere stati a venerare S. Annibale nella cripta a Messina, quest’anno il pellegrinaggio sulle orme dei Santi fa tappa proprio ad Altamura per incontrare nuovamente S. Annibale in compagnia con la Calvat.  P. Angelo presenta le due figure accomunate in questa Casa da lui denominata della “Madonna della Salette” e si procede con una preghiera sulla tomba di Melania. Il programma prevede inoltre la consumazione del pranzo a sacco nei locali dell’Istituto messi a disposizione dalla superiora Sr. Teresa Calizia, la visita alla Cattedrale Palatina di Altamura per concludere con la celebrazione eucaristica nella chiesa di S. Nicola dei Greci dove si venera una bellissima statua lignea della Madonna della Salette.

2 novembre, Commemorazione di tutti i fedeli defunti. La liturgia odierna celebra il mistero della morte con tutta la sua portata di sofferenza e di dolore. Essa è la naturale conclusione della vita terrena, falciata dal peccato. La concezione biblica afferma che l’invidia del demonio ha causato questo ultimo segmento di vita che avrebbe il senso cupo della disperazione se non si guardasse alla morte di Cristo: una volta per sempre Egli ha redento il mondo e con la sua morte ha sconfitto il peccato e la morte stessa! La fede garantisce la risurrezione finale; la sofferenza prepara alla gloria senza fine. Il giudizio finale stimola ad operare il bene secondo il Vangelo, vedendo Gesù in ciascuno, soprattutto svantaggiato. Le anime dei defunti sono nelle mani di Dio: Egli asciuga ogni lagrima dagli occhi e promette la beatitudine eterna a chi pratica i suoi precetti. La visita al cimitero è un atto religioso di grande portata evocativa e di somma pietà umana e cristiana. Una foto, un nome, una lapide evocano chi non è più compagno di vita: madre, padre, fratello, sorella, figlio, figlia, nonno, nonna, amico, amica, confratello, consorella. Al dolore si annoda la speranza: se rattrista la certezza della morte, consola la promessa dell’immortalità futura. P. Angelo Sardone