Domenica della gioia (III di Avvento)

La vocazione del Messia è delineata dal profeta Isaia in termini di consacrazione, unzione, missione liberatrice e confortante per i miseri, gli infermi, gli schiavi. Mantello, diademi e gioielli sono vistosi elementi della regalità dello sposo che proclama la giustizia e la salvezza. Rilevante è il ruolo di Giovanni Battista, testimone della luce. La sua esplicita confessione è quella di «voce nel deserto» che invita a raddrizzare i sentieri ed amministra un battesimo di penitenza con acqua al di là del Giordano nei pressi di Betania. Guarda Cristo verso il quale non si sente degno di legare i lacci dei sandali. Gioia, preghiera continua, rendimento di grazie sono espressioni della volontà di Dio, per alimentare lo spirito, astenersi dal male, accogliere le profezie, conservarsi irreprensibili per la venuta del Signore. L’attesa della venuta diviene gioia intensa. P. Angelo Sardone