Buon compleanno, sant’Annibale!

«Il dì 5 luglio 1851 ad un’ora e mezza di sera, nascita di mio figlio Annibale». Così, nei suoi appunti di famiglia annota il cavaliere Francesco Di Francia, papà di S. Annibale. La casa natia si trovava a Messina nel rione Portalegni, in Via Gesù e Maria delle Trombe, odierna Via San Giovanni Bosco. Il nome, non comune nella sua famiglia, fu imposto dal padre in memoria del marchese Annibale Bonzi di Bologna, suo intimo amico. Era il terzo di quattro figli nato da Anna Toscano dei marchesi di Montanaro, donna di modestia singolarissima, con la quale il cavaliere si era unito in matrimonio il 2 giugno 1847 nella parrocchia di San Lorenzo in Messina. L’anno successivo, il 23 ottobre 1852, il Cav. Francesco morì improvvisamente, lasciando tre figli e la moglie di appena 22 anni, al quinto mese di gravidanza del quarto figlio. Quando quest’ultimo nacque, non potendo prendersene cura, ella fu costretta ad affidare il piccolo Annibale ad una vecchia zia che viveva sola, in una stanza che dava in un atrio cieco, privo di aria e di luce. Della madre ricorderà le lagrime versate mentre lo vegliava nel lettuccio di casa dove era tornato anch’egli contaminato, a seguito della morte della zia per il colera il 1854. Questa triste esperienza di orfano e di segretato suo malgrado in condizioni non affatto consone ad un bambino di 15 mesi, S. Annibale la porterà sempre incisa nel suo cuore e sarà anche la molla che farà scattare dentro il suo cuore e nella mente un amore speciale ed il desiderio di prendersi cura degli orfani e dei bambini abbandonati. Da grande, sacerdote ed educatore, affermerà che «la pena che più tormenta l’orfano e il derelitto è la mancanza di affetto e l’Istituto, per quanto si sforzi di sostituire la famiglia, rimane sempre un surrogato da rendere quanto più conforme alla realtà familiare». Buon compleanno S. Annibale! P. Angelo Sardone