Le acque del tempio

«Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza» (Ez 47,1-12). É’ ricorrente nella Bibbia l’immagine ed il tema dell’acqua. Il testo del profeta Ezechiele è un classico nella letteratura del Vecchio Testamento nella prospettiva della Gerusalemme escatologica, impensabile senza un torrente di acqua viva. La visione profetica presenta una sorgente che scaturisce dal tempio e diviene un fiume grande e potente nel suo passaggio per la valle del Giordano rigenerando la vita nel paese. La stessa immagine sarà ripresa nell’Apocalisse da S. Giovanni (21,1) con componenti quasi analoghe: l’acqua della vita scorre sotto il trono della nuova Gerusalemme e la salvezza consisterà nel ricevere l’acqua della fonte viva. L’acqua è segno evidente della benedizione di Dio. Il Catechismo della Chiesa cattolica è ricco di riferimenti: fin dalle origini del mondo l’acqua, umile e meravigliosa creatura, è la fonte della vita e della fecondità. Il fiume di acqua viva che scaturisce dal trono di Dio e dell’Agnello è uno dei simboli più belli dello Spirito Santo. Il Corpo di Cristo risorto è il tempio spirituale da cui sgorga la sorgente d’acqua viva, segno del Battesimo, insieme al sangue scaturito dal fianco trafitto di Gesù crocifisso che è segno dell’Eucaristia, entrambi sacramenti della vita nuova. Ed infine, l’acqua dalla roccia era figura dei doni spirituali che vengono da Cristo. Questa ricchezza sorprendente necessita di essere conosciuta e compresa per non correre il rischio di scorrere inutilmente nella indifferenza e nella ignoranza cristiana. P. Angelo Sardone