La Madonna del Monte Carmelo

«Ecco una nuvoletta, come una mano d’uomo, sale dal mare» (1Re 18,44).

Oggi si ricorda la memoria della Beata Vergine Maria del monte Carmelo, molto cara alla devozione popolare e mariana universale. Quest’anno la prevalenza della domenica non permette la celebrazione liturgica. La singolarità della memoria riporta innanzitutto il soggiorno del profeta Elia sul monte Carmelo dopo la sconfitta dei profeti di Baal e la visione della piccola nuvola, come una palma di mano d’uomo che si levava dal mare e preannunziava la pioggia dopo tre anni di terribile siccità. Gli esegeti ed i mistici hanno visto in quella piccola nube un’immagine della Vergine Maria che, nel mistero dell’Incarnazione di Cristo nel suo grembo, diede vita e fecondità al mondo. Questo fu anche il motivo per il quale su quello stesso monte, il cui significato etimologico è «giardino», nell’XI secolo si radunarono alcuni eremiti per vivere la sequela di Gesù Cristo e diedero origine all’Ordine dei Carmelitani. Tra le loro celle costruirono una chiesetta dedicata alla Madonna: la scelsero come patrona, le promisero il loro fedele servizio e si definirono «Fratelli della Beata Vergine», vera bellezza del Carmelo.  Secondo la tradizione l’anno 1251 la Madonna apparve a S. Simone Stock, il   Superiore generale dei Carmelitani, gli consegnò lo scapolare dell’Ordine e gli promise un singolare privilegio: «chiunque muore portandolo addosso, non patirà il fuoco eterno dell’inferno e sarà liberato dal purgatorio, il primo sabato dopo la morte». La spiritualità carmelitana ha generato nella Chiesa un gran numero di santi e sante, da S. Teresa d’Avila, S. Giovanni della Croce, riformatori dell’Ordine a S. Teresina del Bambino Gesù e S. Teresa Benedetta della Croce (Edit Stein). Da essa ha preso vita il Terz’Ordine sia maschile che femminile. S. Annibale M. Di Francia che aveva un grande amore per la Madonna del Carmine divenne Terziario Carmelitano il 30 agosto 1889 a Napoli prendendo il nome di fra Giovanni Maria della croce ed indossando lo scapolare. Trasfuse poi questo spirito mariano nelle sue Opere e volle che le suore Figlie del Divino Zelo avessero l’abito color caffè proprio in onore della Madonna del Carmine. Auguri a tutti coloro che portano il nome di Carmine, Carmelo, Carmela e derivati. P. Angelo Sardone