La costruzione e l’albero: segni di crescita in Cristo

«In Cristo Signore camminate radicati e costruiti su di Lui, saldi nella fede» (Col 2,6). Prima di affrontare altri argomenti di filosofia e di tradizioni fatue, Paolo esorta i cristiani di Colossi a perseverare nell’insegnamento evangelico ricevuto da Epafra, in seguito al quale sono divenuti membri della Chiesa. Col mistero della risurrezione Gesù è stato intronizzato come “il Signore” dell’universo: in Lui c’è il vero progresso spirituale. I simboli adoperati nella catechesi sono l’albero e la costruzione. La vita cristiana viene così delineata attraverso l’esemplificazione di forme plastiche comprensibili all’uditorio di ogni tempo. Occorre innanzitutto camminare, non stare fermi, continuare ad andare avanti, forti della spinta ricevuta dalla prima evangelizzazione. Ma per poterlo fare, come l’albero affonda le radici nel terreno, bisogna essere radicati nel terreno di salvezza che è Cristo e sopraelevati sull’edificio che sorge dal suolo e che è sempre Cristo. La cristologia paolina si caratterizza come un ricco e potente capitale di identità teologica e di azione concreta per ogni cristiano. Se si cammina in questo modo, qualunque filosofia e tutte le tradizioni umane non renderanno i cristiani loro preda. La garanzia viene solo da Cristo di cui i cristiani devono essere fieri seguaci: in Lui abita tutta la pienezza della divinità. Gli insegnamenti della Chiesa di ogni tempo, forti di questo capitale impegnativo a livello di studio, conoscenza ed esperienza pratica di vita, permangono come alberi piantati lungo il corso d’acqua e costruzioni ben compaginate e connesse sull’unico Salvatore, Cristo Signore. P. Angelo Sardone