Sintesi liturgica XXX domenica del Tempo ordinario

Il Signore, Padre d’Israele, invita a cantare ed esultare perché salvando il resto del suo popolo, lo raduna in gran folla da tutte le parti conducendolo per una strada dritta non più nel pianto ma tra le consolazioni. A Gerico, Gesù, rispondendo alla richiesta gridata da Timeo divenuto cieco, lo guarisce per la sua fede. La guarigione diviene per lui salvezza e motivo di sequela del Maestro. Cristo, Figlio di Dio è il sommo sacerdote che, dichiarato tale dal Padre, sente giusta compassione per gli ignoranti e gli erranti, essendosi rivestito di umana debolezza trasformata in gloria nel mistero della Redenzione. P. Angelo Sardone