Signore salvami!

La semina del mattino
32. «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» (Mt 14,31).
Dio è presente nella vita dell’uomo in svariate maniere. Il suo intento non è quello di spaventare, ma di incoraggiare, sorreggere, portare la calma e mettere fine a situazioni incresciose e pericolose. Viene incontro nel mare tempestoso della vita, di notte o di giorno, cammina comodamente sull’acqua e spesso viene confuso con un fantasma. La prova la cerchiamo sempre noi quando percepiamo che il Signore è presente, che viene incontro anche nel buio più fitto, ma non avendo una fede salda cerchiamo il riscontro della verità mettendolo alla prova e chiedendo di essere noi ad andare incontro a Lui. L’esperienza vissuta da Pietro nel mare di Galilea è la stessa che viviamo spesso nel lago circoscritto della nostra esistenza, degli ambienti di vita, delle emozioni spirituali e degli slanci esaltanti, senza fare i conti con la limitatezza della fede che fa barcollare e perdere l’illusorio equilibrio creato e conquistato con briciole di certezza. Ci sono tutte le ragioni: il buio del dubbio, il vento forte delle contraddizioni, la paura del domani, la sfiducia in se stessi e negli altri. Eppure, visto che è il Signore che invita ad andare incontro a Lui, ci avventuriamo. Quel poco di autonomia entusiastica di fede limitata, si azzera dinanzi alla furia delle difficoltà del mondo e della vita, e rischiamo di affondare nel mare delle nostre stesse incertezze. La mano provvidente di Cristo ci afferra e solleva non senza un dolce rimprovero. P. Angelo Sardone