La risurrezione di Lazzaro

Vª domenica di Quaresima. La Parola di Dio è chiara ed efficace: il Signore apre i sepolcri, fa uscire dalle tombe, riconduce nella Terra promessa. Lo Spirito fa rivivere e fa riposare. Non possono piacere a Dio coloro che sono sotto il dominio della carne e la schiavitù delle passioni perverse ed ingannatrici. Il corpo morto al peccato, è dominato ed inabitato dallo Spirito che è vita. Non tutte le malattie portano alla morte ma sono per la gloria di Dio e la crescita nella fede. Ne è prova la risurrezione di Lazzaro, che manifesta il potere di Cristo sulla morte. Per Lui, infatti, la morte dell’amico che amava, è semplicemente un sonno. Gesù partecipa intensamente al dolore delle sorelle Maria e Marta che manifestano una fede matura, con uno spiccato senso di umanità che sorprende: per ben due volte si commuove profondamente fino a scoppiare in pianto. Tanto è l’amore per l’amico ed il peso della condivisione del dolore con quella famiglia! Poi con voce potente comanda a Lazzaro di venire fuori dal sonno della morte ed ingiunge agli spettatori sorpresi di scioglierlo dalle bende e dal sudario e di lasciarlo andare in libertà. Fa la stessa cosa con noi quando più volte ci fa risorgere dal peccato con la potenza della sua misericordia e la grandezza del suo amore. P. Angelo Sardone