Domenica di Pentecoste

PAl compimento del giorno della Pentecoste, festa ebraica che ricordava il dono della Legge, un vento misterioso invade la casa nella quale erano rinchiusi i discepoli del Signore e lingue di fuoco si posarono su ciascuno di loro. Lo Spirito Santo irrompe nella loro vita. Parlano lingue diverse comprensibili ai Giudei di tutte le razze dei popoli presenti a Gerusalemme per la festa. Il Paraclito preannunziato da Cristo come spirito di verità è realtà: prende le cose di Dio, le annuncia insieme con quelle future e dà testimonianza a Gesù il risorto. D’ora in poi occorre camminare secondo lo Spirito con i desideri suoi propri. Le opere della carne (fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere) devono essere sostituite dai frutti dello Spirito (amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé). Questa è la nuova e definitiva vita nello Spirito, vita di santità. P. Angelo Sardone