Giorno: 5 Maggio 2021
Le controversie per la circoncisione
307. «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati» (At 15,1). La prima evangelizzazione fuori Gerusalemme, soprattutto attraverso Paolo e Barnaba, si sviluppa in Antiochia di Siria. In tanti abbracciano questa nuova dottrina, la nuova “via” di adesione a Dio attraverso Gesù di Nazaret crocifisso e risorto. La solida e zelante formazione dei Giudei contrasta visibilmente con la fede e gli atteggiamenti dei primi nuovi cristiani soprattutto in riferimento alla circoncisione, elemento biblico di prioritaria importanza, segno dell’alleanza col Dio dei Padri e strumento certo di salvezza. La visuale di Paolo aperta all’accoglienza dei pagani che non comprendono il senso storico e teologico di questo segno di appartenenza a Dio, non è proprio in linea con quella dei Giudei, per cui quando alcuni di loro vanno ad Antiochia e ribadiscono questi concetti, nasce un aperto contrasto. Certe questioni legali in effetti sono state abbondantemente superate già dalla predicazione di Cristo e dall’impostazione di una religione fatta non di pratiche esteriori ma di adesione profonda di vita. Più tardi sarà proprio Paolo a parlare della necessità di una circoncisione del cuore. Il contrasto può essere superato solo se si va a Gerusalemme per un consulto aperto con gli Apostoli che sono i depositari del Magistero di Cristo. Paolo e Barnaba vi si recano e raccontano i prodigi operati dal Signore e dalla forza della predicazione. È sempre opportuno, anche dinanzi a novità esigite dai nuovi contesti, ricorrere sempre alla fonte, che in questo caso è il Magistero autentico del Pietro di turno che siede sulla cattedra apostolica e romana. P. Angelo Sardone