Mi hai sedotto, o Dio

22ª domenica T.O. La seduzione di Dio è un grande atto di amore, la sua violenza è fortezza per il profeta Geremia chiamato ad annunziare cose terribili e scomode. Pur non volendo pensarci né parlare nel nome di Dio, il fuoco ardente contenuto nel cuore e trattenuto nelle ossa glielo impediscono. Il vero culto spirituale è l’offerta del proprio corpo come sacrificio a Dio, il distacco dalla mentalità mondana ed il rinnovamento del pensiero onde discernere in pieno la volontà di Dio e ciò che gli è gradito. La missione di Cristo deve compiersi attraverso la sofferenza, la morte e la risurrezione. Non fu facile comprendere un simile mistero neppure a Pietro che tentò di dissuadere Gesù e fu da Lui aspramente rimproverato. La sequela di Cristo è la logica del contrario contrassegnata dalla croce: perdere la vita per causa sua per ritrovarla. Questo è il vero vantaggio che permette di ricevere da Gesù in compenso il beneficio delle proprie azioni. P. Angelo Sardone

Una imprudente e viscida promessa

La semina del mattino
58. «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò» (Mc 6,22).
E’ una scellerata e sciagurata promessa fatta da Erode, re fantoccio, ebbro di potere e sudiciume morale, a Salomè, esile giovinetta, brava nell’arte della danza ma aizzata e mal consigliata da Erodiate, sua perfida ed adultera madre, col cuore ridondante di astio e veleno contro Giovanni il Battista che aveva apertamente deplorato e rimproverato l’acclarato suo adulterio. Il pranzo sontuoso ed il molto vino avevano dato alla testa al re che aveva usurpato la moglie a suo fratello Filippo, portandola nell’entourage della sua corte viziata. Solo un insensato avrebbe potuto fare una promessa del genere per un giro di danza inebriante sensualità mentre Giovanni, che pure egli riteneva giusto e santo, giaceva nelle prigioni vittima della verità e del coraggio dell’accusa. Quando la mente umana è frastornata dalle sozzure sensuali non ragiona e cede il passo alle più avvilenti forme di bassezza fino al punto di rendersi gravemente responsabile finanche di morte. Giovanni paga con la decapitazione la sua coerenza e la verità eclatante delle sue affermazioni. Erode è vittima di una stupida promessa velata da una confusione mentale e di vita, succube di una donna perversa e di una situazione immorale. Non sa tirarsi indietro pur minimamente consapevole del grave errore che ha fatto. Quante situazioni analoghe si verificano anche oggi, riempiono le pagine dei giornali e corrono sul web! Quanta povertà! Che Dio ci salvi davvero! P. Angelo Sardone